1. |
Tu mi uccidi
05:44
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Guarda come è bello, io sto fuori.
Nelle strade vuote sento ridere,
sento forze che mi spingono.
Tu mi uccidi come se non fosse niente.
Io non sono niente.
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2. |
Primo agosto
04:42
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Centocinquantadue giorni alla fine dell’anno.
Centocinquantadue giorni alla fine di un altro anno.
Incontrarti in mezzo al silenzio, incontriamoci adesso che profuma l’asfalto.
E’ stato come dover aspettare che non ci fosse (più) niente.
E’ stato solo per capire come saremmo stati senza.
Incontrarti in mezzo al silenzio, incontriamoci adesso che profuma l’asfalto.
Incontrarti che domani è diverso.
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3. |
Guerra
03:37
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lasciamo perdere,
in questa guerra non può vincere nessuno,
e se nessuno può vincere
allora,
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4. |
La foto delle medie
06:22
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Ci han dato gli strumenti e le nozioni per contare fino a mille
credendo che sarebbe stato facile capirne l’importanza.
Ci han detto di contare i buoni intenti nella foto delle medie
pur non avendoci insegnato a valutare se il vuoto fosse a perdere.
Voi che vi siete adeguati prima e meglio ci potreste dire
la sensazione che si prova ad essere più bravi a ragionare.
Abbiamo girato in cerchio mentre voi proseguivate per la strada.
(non sarebbe bello essere uomini, in fondo?)
Vi abbiamo visto ridere di noi e della nostra condizione.
(non sarebbe bello essere uomini, in fondo?)
Sarebbe ben più semplice sedersi a terra e lasciarsi vivere.
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5. |
In equilibrio
04:00
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Noi viaggiatori astrali,
ma ho visto la mia fine.
Adolescenza e sangue e fotografie.
Sistemi alla deriva, la gravità collassa.
Come potevamo restare in equilibrio
lungo i bordi dell’universo.
Non più ricordi
ma viaggiatori astrali,
tra adolescenza e sangue
e fotografie.
Distante l’orizzonte
e le città date alle fiamme
dove non vivremo mai.
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6. |
Il peso dei tuoi anni
04:02
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Guardaci con le facce spente
a far finta di esser pronti
per quel "moriró" lì a tavola.
Scusaci, per me basta vino.
So che della mia opinione
tu non te ne fai più niente.
Come se noi stronzi
potessimo portare il peso dei tuoi anni.
Come quando senti
che niente può accaderti più.
E la parte che so meno
è quella in cui tu dirai
"capita, tutti ce ne andremo presto".
Ma non è un pranzo di Natale, un whisky,
è inutile che aspetti che mi sfianchi,
siamo nati stanchi.
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7. |
Fantasma
04:55
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Aveva smesso di parlare di colpo.
Aveva capito all’improvviso, il significato di quel sogno.
Quell’uomo era un fantasma, il fantasma delle sue notti,
e quel fantasma lo prendeva per mano
per guidarlo e condurlo dall’altra parte.
Io avevo gusto di vivere fra gli uomini
ed ecco la terra, esalare la sua anima di straniera.
Gli ci era voluto del tempo per dimenticare l’immagine
quell’altra immagine di sé, uno dei giorni a venire.
Vivi come vive una pietra, come la terra dura,
come i vecchi alberi che non si trapiantano.
Ti vestono sogni, e movimenti singulti,
non vi è cosa che più di te sia remota dall’alba.
Che quando sembri destarti sei soltanto dolore
e puoi spingere le tue prove quali musi in giù sull’acqua.
Non ti lasceranno pausa mai, né sosta!
Sui troppi lidi visitati,
sui troppi letti disertati,
in preda al cancro del silenzio
su coordinate che ti mancano e che ti manchi,
e che ti mancano e ti manca.
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8. |
Come soldati feriti
04:12
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Ho fatto un sogno in cui non avevo le gambe,
le guance schiacciate sul gelido marmo.
Per non trascinare, come soldati feriti,
i nostri orribili corpi.
Per non doversi più nulla
a un certo punto abbiamo finto di essere soli.
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9. |
Incuria
04:23
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Notte che brucia
Città intossicata
Isterico correr di topi
Occhi randagi
Desti nei viali
Occhi di spettri ignorati
Sogni murati vivi
Cemento sui destini
Edifici inespressivi
Strade che urlano
Corpi si incrociano
Tutti e nessuno
Tutti e nessuno
Notte che stupra
Città intossicata
Lisergico ronzar d’insetti
Occhi rapaci
Ai piani alti
Scrutano sadici gli altri
Soldi sniffati
Crisi
Visi ossidati
Silenziosi suicidi.
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10. |
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Dovresti prendere in considerazione
l’idea di dare via la macchina anche tu.
Continui a prender multe
e fingere che sia una splendida giornata.
Questa ad esempio non l’hai più pagata,
c’hai scritto sopra una lista della spesa e sei sparita.
Mi cercano ancora per delle infrazioni di fine anni ‘90,
mi salva il fatto che niente mi rimane,
seppur sia sempre stato bravo a prendere
ma un cane a dare.
non mangeremo fuori,
non gireremo il mondo,
non compreremo casa,
non c’è preoccupazione.
non mangeremo fuori,
non gireremo il mondo,
non ce ne frega un cazzo,
non c’è preoccupazione.
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VRCVS Milan, Italy
Filippo Rieder (fine before you came drummer) solo project.
dark, wave, ambient, soundscapes, experimentations.
based in milan, italy.
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