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V R C V S

by VRCVS

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    V R C V S
    out on 22/04/2017 on toloselatrack records
    12" blood red vinyl | digital download
    TLLT123

    www.toloselatrack.org

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1.
Tu mi uccidi 05:44
Guarda come è bello, io sto fuori. Nelle strade vuote sento ridere, sento forze che mi spingono. Tu mi uccidi come se non fosse niente. Io non sono niente.
2.
Primo agosto 04:42
Centocinquantadue giorni alla fine dell’anno. Centocinquantadue giorni alla fine di un altro anno. Incontrarti in mezzo al silenzio, incontriamoci adesso che profuma l’asfalto. E’ stato come dover aspettare che non ci fosse (più) niente. E’ stato solo per capire come saremmo stati senza. Incontrarti in mezzo al silenzio, incontriamoci adesso che profuma l’asfalto. Incontrarti che domani è diverso.
3.
Guerra 03:37
lasciamo perdere, in questa guerra non può vincere nessuno, e se nessuno può vincere allora,
4.
Ci han dato gli strumenti e le nozioni per contare fino a mille credendo che sarebbe stato facile capirne l’importanza. Ci han detto di contare i buoni intenti nella foto delle medie pur non avendoci insegnato a valutare se il vuoto fosse a perdere. Voi che vi siete adeguati prima e meglio ci potreste dire la sensazione che si prova ad essere più bravi a ragionare.                                  Abbiamo girato in cerchio mentre voi proseguivate per la strada. (non sarebbe bello essere uomini, in fondo?) Vi abbiamo visto ridere di noi e della nostra condizione. (non sarebbe bello essere uomini, in fondo?) Sarebbe ben più semplice sedersi a terra e lasciarsi vivere.
5.
Noi viaggiatori astrali, ma ho visto la mia fine. Adolescenza e sangue e fotografie. Sistemi alla deriva, la gravità collassa. Come potevamo restare in equilibrio lungo i bordi dell’universo. Non più ricordi ma viaggiatori astrali, tra adolescenza e sangue  e fotografie. Distante l’orizzonte e le città date alle fiamme  dove non vivremo mai.
6.
Guardaci con le facce spente a far finta di esser pronti per quel "moriró" lì a tavola. Scusaci, per me basta vino. So che della mia opinione tu non te ne fai più niente. Come se noi stronzi potessimo portare il peso dei tuoi anni. Come quando senti che niente può accaderti più. E la parte che so meno è quella in cui tu dirai "capita, tutti ce ne andremo presto". Ma non è un pranzo di Natale, un whisky, è inutile che aspetti che mi sfianchi, siamo nati stanchi.
7.
Fantasma 04:55
Aveva smesso di parlare di colpo. Aveva capito all’improvviso, il significato di quel sogno. Quell’uomo era un fantasma, il fantasma delle sue notti, e quel fantasma lo prendeva per mano per guidarlo e condurlo dall’altra parte. Io avevo gusto di vivere fra gli uomini ed ecco la terra, esalare la sua anima di straniera. Gli ci era voluto del tempo per dimenticare l’immagine quell’altra immagine di sé, uno dei giorni a venire. Vivi come vive una pietra, come la terra dura, come i vecchi alberi che non si trapiantano. Ti vestono sogni, e movimenti singulti, non vi è cosa che più di te sia remota dall’alba. Che quando sembri destarti sei soltanto dolore e puoi spingere le tue prove quali musi in giù sull’acqua. Non ti lasceranno pausa mai, né sosta! Sui troppi lidi visitati, sui troppi letti disertati, in preda al cancro del silenzio su coordinate che ti mancano e che ti manchi, e che ti mancano e ti manca.
8.
Ho fatto un sogno in cui non avevo le gambe, le guance schiacciate sul gelido marmo. Per non trascinare, come soldati feriti, i nostri orribili corpi. Per non doversi più nulla a un certo punto abbiamo finto di essere soli.
9.
Incuria 04:23
Notte che brucia Città intossicata Isterico correr di topi       Occhi randagi Desti nei viali Occhi di spettri ignorati       Sogni murati vivi Cemento sui destini Edifici inespressivi       Strade che urlano Corpi si incrociano Tutti e nessuno      Tutti e nessuno       Notte che stupra Città intossicata  Lisergico ronzar d’insetti      Occhi rapaci Ai piani alti Scrutano sadici gli altri      Soldi sniffati Crisi Visi ossidati Silenziosi suicidi.
10.
Dovresti prendere in considerazione l’idea di dare via la macchina anche tu. Continui a prender multe e fingere che sia una splendida giornata. Questa ad esempio non l’hai più pagata, c’hai scritto sopra una lista della spesa e sei sparita. Mi cercano ancora per delle infrazioni di fine anni ‘90, mi salva il fatto che niente mi rimane, seppur sia sempre stato bravo a prendere ma un cane a dare. non mangeremo fuori, non gireremo il mondo, non compreremo casa, non c’è preoccupazione. non mangeremo fuori, non gireremo il mondo, non ce ne frega un cazzo, non c’è preoccupazione.

about

Registrato a Milano da Filippo Rieder e in un sacco di altri posti da altrettanti amici. Mixato da Alessandro Caneva e Filippo Rieder @ Mobsound studio a Milano.

credits

released March 30, 2017

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all rights reserved

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about

VRCVS Milan, Italy

Filippo Rieder (fine before you came drummer) solo project.
dark, wave, ambient, soundscapes, experimentations.
based in milan, italy.

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